...di ritorno da Angoulême. Quinto post-post Angoulême per il mio sesto viaggio nella capitale del fumetto e del mio cuore. Questa è stata la mia migliore Angoulême, e non solo perché ce l'ho ancora tutta addosso come i doloretti alle gambe e la voce completamente perduta. Potrei dire che non sono più giovane, ma è faticoso quando ti senti felice come un bambino.
Quest'anno ha segnato il ritorno della gita di gruppo, del convento, delle mitiche Tania e Sara e dei ragazzi della neonata TheSign, la scuola del fumetto di Firenze tutta nuova e tutta senza una virgola fuori posto.
Anche il pullman era stato ridipinto ma fondamentalmente era sempre lo stesso scomodissimo mezzo da battaglia pieno di giovani entusiasti aspiranti e traspiranti fumettisti.
Al mio quinto post posso smetterla di parlare di quanto sia bella questa città, che mi colpisce ancora con nuovi scorci e mi sommerge di nostalgia coi vecchi.
Navigare la città da habitué è ben diverso, quest'anno non mi sono perso, il che è una novità. Così come quelle quattro parole spiccicate in croce di francese che ora sono 8 o 9, e conto di far diventare almeno 42 al più presto. Meno tempo perso a guardare la mappa vuol dire anche più mostre, quest'anno ce ne erano di incredibili, da Osamu Tezuka
a Naoki Urasawa,
passando per un'emozionante collezione di visioni di Venezia.
Sorprendentemente anche l'angolo dei Jeunes Talents ha subito una trasformazione, con file più scorrevoli e un sistema di preselezione che ha evitato le tristi situazioni verificatesi gli anni passati.
(Nella foto, io Tommaso Campanini e altri disegnatori in coda per parlare con gli editor della Jungle durante l'edizione del 2014)
Un saluto e una menzione speciale va ai ragazzi delle varie scuole Comics TheSign e chi più ne ha più ne metta, che tanto quando siamo in pigiama siamo tutti uguali.
Non ricordo i nomi di metà di voi ma le facce e gli animi quelli sì. Spero e so che avete passato anche voi una ottima Angoulême, e mi auguro che ci ritroveremo tutti a firmare autografi e guardare i book delle nuove leve successive. O anche solo a fare altre serate sciocche e deleterie-
Un abbraccio a Vincenzo Giovanni Mattia e l'indescrivibile Bacci, la stanza 9 (come la prima volta, nel 2011...), poi Virginia, Lara, i Federichi, Marco lo scroccone infamone che ha buon cuore ma si perde in un bicchiere d'acqua, Davide, Stefania, Lucia, Carlotta, Anna, Sara, Gionata, Alessio, boh i nomi non me li ricordo più ragazzi siete stati fantastici e spero di rivedervi presto.
Il saluto più forte va a Giorgina che è sempre più un punto fermo delle mie Angoulême, e che sempre mi accompagna fra posti e persone belle; al Frongia e Claudia, al Palloni, a Virginia, Claudia, Luca Merli e tutto il gruppo dello studio insomma, a Michele e a Manuele, ad Aurelién e a Maurizio, a Lonnom Bao che ho finalmente potuto conoscere di persona e anche al mitico Vincenzo Cucca che non vedevo da quando tentava imperterrito di insegnarmi l'anatomia. La menzione più speciale va al mitico Dave McKean, a cui ho stretto la mano: mano che ho promesso di non lavare mai più e che cinque minuti dopo ho messo in bocca a una cagnolina troppo affettuosa che mi ricordava il mio Druk. Tesoro quanto mi sei mancato-
Il bottino di fumetti quest'anno è misero ma non per valore, ciò che porto a casa di più importante non ha peso. Ah, che scemo, forse dovrei dire che è invisibile agli occhi no?
Ora torno alla mia vita, che però non è la verità, perché chi mi ha visto tornare se ne è già accorto: non sono la stessa persona che hanno visto partire.
E chissà chi sarò se avrò il coraggio di cavalcare quest'onda enorme che si sta preparando, richiamandomi verso la Francia come l'acqua dell'onda precedente.
Incrociate le dita per me.
LS