Per il giorno 20 della 30 Days Challenge, una rana.
Di seguito posto lo step by step, o meglio i livelli. Per prima cosa la foto di riferimento, di cui non sono in grado di segnalare l'autore (I'm sorry).
Inizio con uno sketch a matita, in questo caso volgarmente ricalcato sulla foto. Il mio interesse si concentrerà sulla colorazione, quindi non sto a preoccuparmi del disegno.
Per prima cosa le grandi sagome.
Con un livello in "maschera di ritaglio" (alt+clic sul livello superiore), posso decorare le sagome precedenti senza preoccuparmi di fare selezioni o restare "dentro ai bordi".
Stesso lavoro per la rana. In questo caso, per sbrigarmi, le decorazioni sono effettuate sullo stesso livello delle "sagome", bloccando la trasparenza del livello per avere lo stesso effetto di un livello in "maschera di ritaglio".
I dettagli sono un insieme di pennelli misti, passati in modalità moltiplica, sovrapponi, scherma lineare e con opacità differenti. In questa parte si va parecchio "a caso", sperimentando quale pennello riesce a rendere l'effetto della foto.
Aggiungo un livello sopra al ramo per fare la parte della rana in primo piano. Avere il primo piano su di un livello separato può dare fastidio nel punto di collegamento, che va curato con attenzione. Si può evitare creando una maschera di livello che "buchi" il ramo, ma in questo caso ho preferito un livello separato. Su di un altro livello faccio gli occhi.
Molto spesso il pennello migliore è il classico "Rotondo duro con variazione di dimensione" piazzando il giusto colore nel punto giusto. Si nota per esempio nei punti di massima luce, bianco puro messo nei punti più "bagnati".
A questo punto lo sfondo: mi ispiro alla foto per i punti di luce ed ombra, eseguiti con selezioni e gradienti in moltiplica e scherma lineare. Dopodiché uso un filtro "Gaussian blur" per sfocare l'immagine e relegarla nel secondo piano.
Aggiungo un livello, distribuisco i puntini bianchi a caso e uso di nuovo un "Gaussian Blur".
A questo punto la parte divertente, le gocce d'acqua. Non c'è via di scampo se non studiare dalla foto in che modo lo sfondo si riflette o distorce nelle gocce e seguire quel pattern per OGNI SINGOLA goccia. Il risultato paga l'impegno, quindi mi metto l'animo in pace e aggiungo goccioline.
Per le gocce principali, riferimento fotografico e pennello semplice, opacità 100. Trovata la palette, le gocciolone sono solo una macchia scura con dei puntini bianchi dentro. Ne sfoco alcune per dare l'effetto "vicino lontano" sempre usando il filtro "Gaussian Blur".
A questo punto possiamo ammirare la nostra rana e gioire del fatto che non abbiamo sprecato due ore della nostra vita. Ogni tanto, nelle fasi iniziali di un dipinto, l'impressione può essere quella che non stia venendo bene. O almeno, a me succede spesso. Però il disegno finito porta sempre risultati proporzionali al tempo che ci si è perso.
Buon lavoro a tutti e a presto!
Buon lavoro a tutti e a presto!
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